Extratti "Tao Tian"

Cominciando dai miti e dalle tradizioni dei figli del Cielo, l’autore, il rinomato scrittore Ernesto Barón, ci racconta questa enigmatica ed ancestrale cultura.

"La tradizione cinese, benché sia essenzialmente umanista, non ha mai messo da parte la natura, dato che l'ideale supremo dell'individuo era quello di ottenere l'unità con il Cielo, e questa era considerata come la forma più elevata della manifestazione della natura umano-divina.”

"In Asia il drago è sempre stato considerato come una creatura benefica, di buon auspicio e fortuna. Ma non solo questo lo caratterizza, bensì rappresenta anche la saggezza, la forza, l'audacia, la salute, l'armonia. Anche nell'antica Cina era il guardiano dei tesori, e fu sempre per eccellenza il simbolo delle arti marziali."

"Nella scienza numerale che utilizzarono gli antichi cinesi, abbiamo anche il numero otto che è segno di prosperità e di buona fortuna in tutto quello che ci si propone. Questo numero ha anche relazione con i tre Augusti ed i cinque Imperatori che abbiamo già menzionato. Così come con il nodo mistico, il quale fa riferimento al simbolo dell'infinito e che, a sua volta, corrisponde al numero otto."

"Coloro che praticano la Medicina cinese sanno molto bene che il Chi regola l'equilibrio spirituale, emozionale, mentale e fisico. E, secondo diverse ricerche, si è potuto comprovare che qualunque affezione occorra, alla fine, avviene come conseguenza dallo squilibrio dello Yin e lo Yang."

"Definitivamente il grandioso lavoro di Confucio, è stato prezioso per fondare i principi morali ed etici della società cinese di quell'epoca. E, se a questo aggiungiamo l'educazione spirituale del Tao, aspetto fondamentalmente basilare, ci renderemo conto che grazie al Tao ed ai suoi grandi benefici interni, potremo ottenere la libertà dai condizionamenti umani, che ci intrappolano in mille maniere."

"In definitiva nel Taoismo, le emozioni negative che non erano risolte si convertivano in dannose, ma non perché siano cattive o peccaminose, bensì per lo squilibrio che lasciavano nella vita e nell’ambiente. Per questo motivo sempre si è detto nella Medicina cinese che la causa principale di una malattia risiede nella disarmonia emozionale."

"Il bambù è per eccellenza uno dei simboli del Taoismo ed è anche di massima flessibilità, resistenza ed elasticità estrema. Lao Tse insegna che dobbiamo essere come il bambù, perché così saremmo incorruttibili, visto che il bambù può piegarsi, torcersi molto, ma stranamente è molto difficile da rompere."

"Con questo si può capire meglio perché la gran missione di Lao Tse, da quando venne al mondo più di 2500 anni fa, fu dedicata soprattutto alla filosofia del non pensare, allo sviluppo dell'intuizione ed al campo mistico celestiale. Invece Confucio si diresse più verso i valori umani, la morale, l'etica ed ogni tipo di principi e di norme comportamentali."

"In realtà dobbiamo dire che il sorprendente e prodigioso Tao Te Ching, è la porta o spazio intermedio che esiste tra il mondo fisico e quello spirituale, tra l'informazione interna e l'esterna. È definitivamente il punto connettore indispensabile per dementalizzarci e così, con sommo valore, passare all'altro lato del supremo portale-ponte".

"Questo è sempre stato il requisito per arrivare a trovare il Cammino-Tao, ed indubbiamente questo sarebbe il lavoro su Sé Stessi, e su tutte le malattie psicologiche ed egoiche che ci avvolgono."

"Nella tradizione cinese Taoista la meditazione è uno stato di attenzione continua su come pensa la mente, su come percepiamo i sentimenti, così come sul costante rilassamento fisico-Fang Song. Si tratta di una disciplina stabile e persistente che deve accompagnarci tutto il giorno, e non una pratica sporadica nelle nostre faccende quotidiane.”

"È che la realtà del Tao è tutto l’esistente e l’inesistente, ed ogni indefinizione o vaghezza che esista, è causa di perturbazione poiché si allontana dal principio-origine e dall'effetto-conclusione. Per questo sempre si è detto che il Tao è la causa senza causa, il principio e fine di tutto quanto esiste, ma non è confusione né sconcerto, è chiarimento e concerto-armonia".

More in this category:

« Estratti da "Sunyata"